Talia, bellissima, stava nel bel mezzo di quello stanzino con quel suo colorato e raffinato costume.
Appariva come una bellezza greca di Bisanzio, con gli occhi del colore del pregiato sandalo, ai quali la soffusa luce della stanza conferiva riflessi di uno splendido grigio lucente e labbra tra il vellutato candore del pesco in fiore ed il corallo ancora inumidito dal mare del sud.
Il costume, di raffinatissima e pregiata seta, aveva qualcosa di esotico ed era costituito da una lunga tunica, di un rosso sobrio e per nulla appariscente, stretta in vita da una larga fascia bianchissima con sfumature bluastre, che conferivano alla sua tinta una lucentezza quasi cromata.
Un delicato e traparente velo, ornato di perline e fili dorati, era adagiato con garbo sui lunghi capelli chiari, mentre due spilloni di madreperla tenevano un mantellino, corto e vellutato, che dalle spalle scendeva aggraziato lungo la schiena.
La fascia in vita era tenuta ferma da una cintura di seta del Catai, ornata da fiori ambrati al gusto di Ceylon.
Un piccolo e sagomato corsetto disegnava la perfezione della sua figura ed aveva pietre ad alveolo come bottoni.
Ed una maschera vermiglia, intarsiata con fili d’oro, le incorniciava il magnifico sguardo.
Icarius nel vederla rimase incantato.
“Nulla io vedo che non sia perfetto…” disse sussurrando.
Lui, dal canto suo, indossava un abito legato alle tradizioni del mare, molto più semplice ma dai colori vivaci.
Aveva una calotta di un verde intenso ed una veste di nappa scura stretta in vita da una cintura di fasce annodate sul lato destro, di colore giallo.
Si notava il ricamo alla “duellante” della camicia color avorio, mentre i pantaloni erano di un grigio opaco, aderenti e racchiusi in stivali di cuoio lucidissimo che arrivavano poco sotto il ginocchio.
La sua maschera era invece nera e sul capo aveva un basco con una lunga piuma bianca e arancione.
“Sono davvero bellissimi!” Esclamò la vecchia moglie di Ramon.
Il vecchio si avvicinò allora ad Icarius e gli adagiò una rosa rossa nella cintura.
“E’ l’arma del vostro personaggio.” Sorridendo. “E ha un nome, come tutti i fiori…”
“Qual è il nome?” Chiese Icarius.
“Mia Amata.” Rispose il vecchio.
“Ed il nome del personaggio?” Domandò Icarius accarezzando la rosa.
“E’ Cuore.”
“Ed il vostro è Ragione.” Disse la vecchia avvicinandosi a Talia e sistemando le lunghe pieghe del suo abito. “Siete un incanto …” sorridendo e porgendole uno dei delicati cestini che aveva con sé.
Icarius prese la mano di Talia e la sfiorò con le labbra.
“Posso avere l’onore di condurvi al ballo con me, milady?”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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