Freia era sgusciata fuori dalla stanza dopo avermi lanciato l'ennesimo sguardo sospettoso. Non avevo ancora capito per quale ragione continuasse a disapprovarmi, eppure ad aiutarmi.
Gouf mi aveva colta di sorpresa, ma uscii prontamente dalla tinozza e mi asciugai con un telo. Spazzolai i capelli umidi, che scendevano come un manto sulle mie spalle, e indossai una veste molto semplice.
Mi osservai nel riflesso appannato di uno specchio, ma non mi curai del mio aspetto.
"Sono pronta, Gouf... cos'è tutto questo mistero?"
Afferrai il mantello e lo seguii.
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Ama, ragazza, ama follemente... e se ti dicono che è peccato, ama il tuo peccato e sarai innocente.
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