Ero confusa. Fermai il cavallo e riparai gli occhi dal sole con la mano, cercando di scrutare l'orizzonte.
Sembrava seriamente preoccupato. Non era da lui affannarsi tanto.
Per un attimo mi fece piacere la sua preoccupazione per l'incolumità mia e di Uriel, ma poi qualcosa dentro di me si ribellò.
Il cavallo sbuffò, mentre io lo placavo con una carezza.
Raddrizzai la schiena e strinsi le redini, mi voltai verso Gouf e cercai di comprendere cosa celasse nei suoi occhi scuri.
"Siamo al sicuro... l'hai detto tu stesso questa notte. Non c'è ragione per la quale debba andarmene da qui, preferisco restare al tuo fianco."
Guardai un'altra volta l'orizzonte.
"Non posso cambiare improvvisamente e diventare una sorta di castellana... lo sai anche tu che il mio posto è qui."
Mi voltai di nuovo verso di lui e incontrai il suo sguardo.
"Ti prometto che se ci troveremo in pericolo porterò Uriel al tuo castello, ma se intendi mandarmici adesso... dovrai legarmi e portarmici a forza..." Lo guardai senza sfida o stizza, ero tranquilla, stavo solo ribadendo un concetto ovvio.
Avrei dovuto uccidere Lord Cimarow... era l'unico modo per evitare che quella maledetta guerra ci travolgesse. Ma avrei dovuto farlo senza espormi troppo. Gouf non ci avrebbe messo molto a capire cosa stavo combinando e senza dubbio avrebbe riconosciuto un omicidio dove ci fosse stato il mio zampino. Forse era il momento di chiedere aiuto agli spiriti.
Girai il cavallo e attesi.
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Ama, ragazza, ama follemente... e se ti dicono che è peccato, ama il tuo peccato e sarai innocente.
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