Il vecchio frate fece segno ai due giovani di seguirlo.
“E’ raro che qualcuno passi da queste parti” disse salendo le consumate scale e seguito qualche gradino più indietro da Guisgard e Morrigan “e che si fermi al convento… come siete giunti quaggiù?”
“Il convento ci è stato indicando da un vecchio orafo…” rispose Guisgard “… ci ha detto che qui avremmo trovato ospitalità e protezione… non sforzarti troppo, mia cara…” rivolgendosi poi a Morrigan ed aiutandola a salire le scale “… sono stati giorni duri e difficili per te… ora però potremo riposare…”
Il frate li condusse in una stanzetta austera e non troppo grande.
“Qui troverete tutto ciò che vi occorre per la notte…” mostrò loro il frate “… quando la cena sarà pronta sentirete la campanella suonare…” li salutò con un lieve cenno del capo e li lasciò soli.
“Sembra fatta…” mormorò Guisgard assicurandosi che il frate si fosse allontanato “… come immaginavo non ci hanno fatto domande…”
Gettò poi uno sguardo dalla piccola finestra che dava sul cortile.
“Quando scenderemo per la cena cercherò di capire dove si trova la biblioteca…” continuò “… è li che dobbiamo cercare…”
Si voltò poi verso Morrigan e le fece l’occhiolino.
“E non darti troppi pensieri per questa notte…” sorridendo “… non avrò molto tempo per dormire, quindi non dovrai tollerare la mia compagnia durante il tuo sonno! Ed in più potrai scegliere tranquillamente da quale lato del letto dormire!” E rise di gusto.
In quel preciso momento si udì la campanella.
Era il segnale che chiamava tutti per la cena.
“Vieni, ci attendono… mogliettina!” E scoppiò di nuovo a ridere.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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