Le parole della donna mi fecero l'effetto di una secchiata d'acqua gelida e mi svegliai all'improvviso.
"Cimarow è solo un uomo. Per quanto possa essere malvagio, sono certa che abbia anche lui un punto debole." Il mio pensiero corse ad Aytli, che si affannava con tutta se stessa per compiacere Gouf. Sperai che Monteguard avesse tenuto a mente i miei moniti.
"Mi dispiace molto per tuo figlio..." Sussurrai, mentre Freia mi guardava con quei suoi occhi attentissimi a cui non sfuggiva mai nulla e poi andava via, veloce e silenziosa.
"Maledetta guerra..." biasciai tra me e me , sorseggiando la colazione.
Non avevo voglia di ornamenti o ricche vesti. Presi la veste più semplice che riuscii a trovare, verde bosco, e mi spazzolai i capelli.
Mentre cercavo un indumento adatto, tra le mani mi capitò la veste rosso sangue che Gouf mi aveva fatto indossare qualche tempo prima. Quel colore mi mise a disagio. La posai subito sotto tutti gli altri vestiti e chiusi la cassapanca.
Mi avvolsi in un morbido manto di lana e scesi a cercare Gouf nel cortile. Quando lo trovai gli andai incontro e gli domandai: "Mi stavi cercando?"
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Ama, ragazza, ama follemente... e se ti dicono che è peccato, ama il tuo peccato e sarai innocente.
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