Discussione: La Gioia dei Taddei
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Vecchio 30-05-2011, 06.00.48   #1010
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Correva per la brughiera come una belva braccata.
Braccata dall’odio implacabile del suo inseguitore.
Una belva condannata dalla giustizia degli uomini e forse da quella del Cielo.
Correva tra gli sterpi e i rovi, tra le nude rocce e il silenzio della notte.
Ad un tratto però, quei suoi ricchi abiti signorili lo tradirono.
Quei preziosi vestiti restarono impigliati in qualcosa.
Forse nella mano della morte.
Cercò di liberarsi, ma invano.
Si dimenò fino a strappare il suo ricco abito ed a lacerare le sue carni.
I rami di quegli alberi sembravano stringersi sempre più attorno a lui, quasi a chiuderlo in una morsa fatale.
Alla fine, vinto dalla fatica e dalla paura, cadde tra il terreno e le pietre.
Tentò di strisciare verso degli spuntoni rocciosi che nelle tenebre della notte sembravano assumere la forma di una grotta, di un rifugio.
Ma non vi arrivò mai.
Il suo inseguitore lo raggiunse.
Ebbe solo un istante per scorgere gli occhi di quel suo giudice, giurato e carnefice.
Poi un urlo disumano si disperse nell’implacabile vastità della brughiera.
Alle prime luci del giorno, il suo corpo orrendamente mutilato fu rinvenuto da un gruppo di cavalieri.
“Guardate, signore…” disse uno di quelli al suo comandante “… il volto è sfigurato ed irriconoscibile, ma questi sono i suoi abiti… gli stessi che indossava alla sua incoronazione…”
August si avvicinò e fissò quel cadavere.
Sentì per un attimo il mondo franargli sotto i piedi ed una cupa disperazione si impossessò di lui.
Restò in silenzio per un tempo indefinito, poi con un cenno fece caricare dai suoi quel cadavere su uno dei cavalli.
Dopo un pò ritornarono al palazzo.
Appena dentro molti cavalieri li circondarono, ansiosi di conoscere notizie sull’Arciduca e sua moglie.
In quel momento li raggiunsero Ravus ed Izar.
“Novità, sir August?” Domandò quest’ultimo. “Avete trovato sua signoria e la Granduchessa?”
August restò in silenzio e si fece da parte, mostrando il cavallo che trasportava il corpo senza vita di Icarius.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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