Si svegliò avvolta dal tepore.
Allungò la mano a stringere le coperte e le sue dita accarezzarono una stoffa diversa. Aprì gli occhi e riconobbe il mantello che aveva slacciato a Guisgard la sera prima. Si domandò come fosse finito lì, poi si accorse che era stato steso con cura a coprirle tutto il corpo. A quel pensiero l'assalì una strana emozione che lei non sapeva decifrare... l'unica cosa che riuscì a distillare da quei pensieri confusi fu un sentimento di dolcezza. Cercò Guisgard con lo sguardo e vide che dormiva ancora, sistemato malamente sulla scomoda panca, e pensò che in fondo c'erano ancora tante cose da scoprire su quell'uomo, e in definitiva tante cose da apprezzare.
Si sollevò dal letto cercando di non fare rumore. Raccolse i suoi vestiti e li indossò in fretta, prima che lui potesse destarsi. Quindi gli andò vicina, si inginocchiò presso di lui e per un istante lo spiò mentre dormiva.
Il sonno, pensò, rivela tante cose... è il momento in cui tutti noi siamo indifesi come bambini, esposti inconsapevolmente agli sguardi altrui... e quanlche volta un brandello della nostra anima sfugge dalle labbra, rivelando i nostri pensieri, i nostri sogni e i nostri desideri...
Ripensò a quel bambino che aveva visto nella visione, quel bimbo tanto amato... sorrise, e con un dito gli scostò piano una ciocca di capelli dal volto, quindi si ritrasse un po', scostandosi da lui.
"Ehi, marito pigrone!" esclamò con voce scherzosa e tenera al contempo "Ormai abbiamo perso le Lodi mattutine, ma se dormi ancora un po' perderemo anche il nostro diritto di visita alla biblioteca!"
E con una leggera risata tornò a fissarlo, attendendo che si svegliasse.
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"E tu, Morrigan, strega da battaglia, cosa sai fare?"
"Rimarrò ben salda. Inseguirò qualsiasi cosa io veda. Distruggerò coloro su cui avrò poggiato gli occhi!"
Ultima modifica di Morrigan : 31-05-2011 alle ore 01.11.32.
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