Rasyel... quel nome cominciò ad aleggiare nella sua mente.
Era sicura di non averlo mai udito, ma al contempo era come se le fosse già noto. Cercò di scavare nella memoria, ma non ne ottenne che un vago eco che si disperdeva... e quel bambino...
... Sei la mia gioia, Guisgard… la mia unica e sola gioia, ma sufficiente per rendermi la donna più fortunata del mondo...
In quell'attimo si scoprì a guardare Guisgard con vivo stupore... e se fosse... avrebbe senso, dopo tutto...
Ma tenne quella domanda per sè e si affrettò a cancellare la sorpresa dal suo volto prima che Guisgard potesse accorgersene e interrogarla.
Assunse nuovamente il contegno da mogliettina ubbidiente, e stando attenta a camminare sempre un passo dopo di lui, lo seguì nella biblioteca, dove uno dei frati era intento a copiare un antico codice.
Fingendosi intimorita, si strinse al braccio di Guisgard, per potergli parlare senza essere udita.
"Possiamo cercare la donna," gli bisbigliò all'orecchio "ma questa ricerca potrebbe prenderci giorni e giorni, dal momento che non conosciamo la bibliteca. Non sottovalutare il dono che ti ho fatto... se questa donna è venuta qui non molti anni fa, forse c'è ancora qualche vecchio frate che si ricorda di lei... usa il medaglione, Guisgard, e ruba i suoi ricordi! I fogli di carta possono essere molto taglienti, se dovesse occorrerti una goccia di sangue..."
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"E tu, Morrigan, strega da battaglia, cosa sai fare?"
"Rimarrò ben salda. Inseguirò qualsiasi cosa io veda. Distruggerò coloro su cui avrò poggiato gli occhi!"
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