La misteriosa dama fissò quasi risentita Talia.
“Pretendete da me di conoscere il nome di chi domina queste terre…” disse “… eppure celate, o tentate di farlo, i vostri nomi!”
Icarius osservò con attenzione quella donna senza intervenire.
“Venite qui ed entrate nelle mie terre, nella mia pieve” continuò lei “e nascondete la vostra identità come volgari fuorilegge!”
“Milady, noi…” tentò di dire Icarius.
“Voi siete lord Icarius, signore di Capomazda” lo interruppe lei “e questa donna è vostra moglie lady Talia di Sygma!”
“Come fate a conoscere i nostri nomi?” Domandò Stupito Icarius. “Al borgo non ci ha riconosciuto nessuno!”
“Conosco la vostra stirpe e le sue miserie!” Esclamò lei. “Gente senza amore e senza pace! Se chi comanda terre e uomini è incapace di trovare la propria felicità, come può rendere felice il proprio popolo?”
“Sembrate conoscere molto bene la storia della mia famiglia, milady…” mormorò Icarius “… ora però dovreste rivelarci il vostro nome, mia signora…”
“Sono lady Layla e questa pieve è nei miei domini! La vostra stirpe ne perse il possesso secoli fa! E qui, ora, quelli come voi non sono benaccetti! Non più!”
“Forse sarà meglio andare, Talia…” fece Icarius “… perdonate l’intrusione, milady… i miei omaggi…”
“I miei cavalieri controllano la brughiera e trovandovi a vagare in essa vi assaliranno…” disse la donna “… non sareste dovuti venire qui... ormai è tardi per voi…”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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