Sorrisi e salutai con la mano Uriel che rientrava in casa. Adele ci rivolse un cenno e lo condusse dentro.
Mi girai verso Gouf e sospirai. Gli strinsi la mano.
"Se non ricordo male c'è la locanda dell'Orsa, in un vicolo qui dietro... se non ti dispiace preferirei fermarmi stanotte... io... mi sembra di percepire qualcosa..."
Chiusi gli occhi per scacciare la paura.
"E' così cresciuto..." sorrisi tra me e me. "Ed è così curioso!"
Mi strinsi a Gouf. "Ha i tuoi occhi..." Sussurrai.
Ci avviammo tra i vicoli, mentre la luce sfioriva all'orizzonte e spuntava un cielo stellato.
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Ama, ragazza, ama follemente... e se ti dicono che è peccato, ama il tuo peccato e sarai innocente.
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