Discussione: La Gioia dei Taddei
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Vecchio 01-06-2011, 02.27.39   #1046
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
La notte era ormai scesa sull’intero Poggio del Sole e dalle luci delle case si alzava un delicato alone che sembrava rendere il borgo una piccola e luminosa visione, in mezzo alla sterminata oscurità che aveva avvolto l’intero bosco.
Negli stretti e pittoreschi vicoli si udivano, di tanto in tanto, canti e musica, mentre il buon profumo di carne, pane e verdure risaliva tra le stradine e le costruzioni più alte.
Quel breve soffio di vento era cessato e la campagna circostante appariva ora come incantata e silenziosa.
L’oscurità regnava ovunque, solo interrotta da qualche isolata luce che brillava, incerta e sfocata, in quel fitto manto di misteri e leggende.
Gouf e Melisendra scesero attraverso una stradina laterale, lontana dal clamore e dalla vivacità della parte centrale del borgo, dove una fila di salici pendeva i propri rami fino quasi a raggiungere il parapetto della stradina, racchiudendo quel camminamento sotto una naturale e verdeggiante galleria, nella quale l’odore delle foglie ed il loro brusio alla fresca brezza della sera donavano un tenero e riposante incanto.
“E’ un bambino molto bello…” disse Gouf “… ti somiglia… si, a parte gli occhi, ha il tuo viso… sei stata davvero coraggiosa… sei riuscita in tutto questo da sola… dovresti essere fiera di te stessa… quel ragazzino non poteva avere una madre migliore…”
Sembrava però, in quelle parole, voler tacere e celare qualcosa.
Forse per non farla preoccupare oltre, o forse per tentare di scacciare qualcuna delle sue paure.
Ad un tratto si udì un formicolio sui salici che racchiudevano quel loro passaggio e dalle foglie cominciarono a filtrare tante goccioline.
“Sta piovendo…” mormorò Gouf “… un attimo fa c’era un cielo stellato ed ora invece è tutto coperto…”
Alzò allora il suo mantello su di loro e fece cenno a Melisendra di stringersi a lui.
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