Procedemmo lungo la stradina. Mi strinsi a lui, sotto la pioggia.
"Vorrei poter dire di avere coraggio... ma credo sia solo istinto." Mormorai.
Ero pensierosa.
In fondo alla via vidi l'insegna della locanda dell'Orsa. Entrammo e ci scrollammo di dosso le gocce di pioggia.
Mi rilassai solo quando, dopo aver preso accordi con il locandiere, ci chiudemmo alle spalle la porta di una modesta, ma accogliente camera. Rimasi a lungo in silenzio a guardare fuori dalla finestra.
Il bosco si estendeva poco lontano dalle mura che proteggevano il borgo. Lo lambiva, accogliente come una conchiglia che avvolge una perla, ma quella notte il temporale aveva conferito alla macchia un aspetto tetro.
Non avevo aperto bocca da quando mi ero seduta accanto alla finestra. Non avevo voglia di parlare.
Come facevo di solito quando ero preda di qualche tormento, iniziai a sciogliere la treccia e a pettinare i capelli con le dita.
"E' colpa mia... quando gli facevo visita nei sogni..." sbuffai. "E ora ogni volta che Uriel gioca con i suoi poteri... lui lo sente..."
Mi alzai dalla sedia e presi il mio mantello.
Era da molto tempo che non scomodavo gli spiriti, perchè ogni volta che li evocavo lui poteva sentirmi. Per lo stesso motivo non avevo mai usato appieno i miei poteri, da quando ero riuscita a scappare. "Sono stanca di fuggire." Mi diressi verso la porta e la aprii.
Fuori dalla finestra enormi gocce di pioggia cadevano dal cielo.
Mi sarei inoltrata nella foresta.
Percepii gli spiriti e li sentii favorevoli, pronti ad ubbidirmi. Nessun sentimento come l'odio attirava la loro attenzione. Cercavano il caos.
Se li avessi evocati lui mi avrebbe sentita e forse avrebbe risposto alla mia sfida.
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Ama, ragazza, ama follemente... e se ti dicono che è peccato, ama il tuo peccato e sarai innocente.
Ultima modifica di Melisendra : 01-06-2011 alle ore 16.17.03.
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