Gouf vide Melisendra uscire ed inoltrarsi nella vegetazione che, lussureggiante, circondava lo spiazzo della locanda.
Restò a fissarla mentre inquiete immagini attraversavano la sua mente.
Dopo un pò la pioggia cessò, lasciando nell’aria, nonostante fosse cominciato Giugno, un vento freddo che soffiava tutt’intorno senza pace.
Esseri della notte, creature tormentate.
Queste erano loro due.
Gouf lo sapeva bene.
Per un attimo l’idilliaco incanto del Poggio, il candore e i sogni del piccolo Uriel, la vicinanza di Melisendra avevano quasi fatto credere al Cavaliere del Gufo un qualcosa di nuovo, di diverso.
Un qualcosa che non fosse tinto dall’oscurità e dalla colpa.
Ma quel cielo grigio e tormentato, il vento freddo ed il silenzio che accoglieva il crepuscolo fecero svanire in un attimo quella pallida illusione.
Fissò di nuovo Melisendra, mentre la donna si apprestava ad evocare un qualcosa di arcano ed oscuro, prezzo forse troppo alto da pagare per preservare ciò che restava dei suoi sogni.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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