Guisgard fissò Morrigan ed annuì.
I due poi salutarono i frati, ringraziandoli per l’ospitalità e la protezione e ripartirono.
Il bosco era avvolto nel buio e nel silenzio.
Ancestrali immagini sembravano prendere forma dalle sagome degli alberi addormentati.
Ad un tratto si udirono dei rumori.
Erano cavalli che correvano.
Guisgard, rapido, fece un cenno a Morrigan e i due si nascosero tra la vegetazione.
All’improvviso sbucarono nel buio del bosco tre cavalieri a cavallo che ne inseguivano un quarto, anch’egli lanciato col suo destriero in una folle corsa.
Il fuggitivo poi, raggiunta una piccola radura, arrestò la sua corsa ed affrontò i suoi inseguitori.
Questi portavano lo stemma del ducato di Capomazda.
Seguì una battaglia furiosa, dove il cavaliere braccato fece a pezzi i suoi tre inseguitori.
Ma prima che quel fuggitivo potesse riprendere la sua fuga, Guisgard, improvvisamente, sbucò dal suo nascondiglio.
“Un cavaliere che fugge dai cavalieri dell’Arciduca” disse Guisgard “è una spia, o un malfattore!”
“Perché mi affrontate?” Chiese il misterioso fuggitivo.
“Perché faccio parte dello stesso ordine a cui appartengono quei cavalieri che avete ucciso!” Rispose Guisgard. “In guardia!” E si lanciò su quel cavaliere.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
Ultima modifica di Guisgard : 04-06-2011 alle ore 01.21.33.
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