Ad un tratto Sayla fu destata dai suoi pensieri da una sarcastica risata.
“Come finirà questa bella, misteriosa e lunga storia?
Forse in doloroso dramma, oppure in solenne gloria?
Ah, disperati, sfortunati, segnati e nobilissimi Taddei,
piangeranno? O gioiranno? Ahimè, proprio non saprei!”
Recitò Nishuru che aveva seguito Sayla senza farsi accorgere.
E di nuovo si abbandonò a quella sua insopportabile risatina.
Ma accanto a lui vi era un’ombra.
Fece qualche passo in avanti e si mostrò agli occhi della giovane.
“Come è facile coglierti in fallo, amica mia…” disse Pardyon, l’alfiere della notte “… ti stai intrappolando in una storia più grande di te… dovevi occuparti del malvagio Cavaliere del Gufo, ricordi? Gli ordini ricevuti al Grande Tempio erano chiari… e invece tu, come sempre, finisci per proclamarti l’eroina degli infelici! Per questo io e Nishuru siamo qui… ci ha inviati il Gran Sacerdote in persona… la Gioia dei Taddei è inviolabile anche per noi… e tu, continuando a girare intorno a questa storia stai solo rischiando la vita…”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
Ultima modifica di Guisgard : 04-06-2011 alle ore 17.11.07.
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