“Questi è il nobile barone Ivan de Saint-Roche, milady…” disse Cimarow, presentando il suo fedele alleato alla bella incantatrice.
“L’onore è tutto mio, milady…” baciandole la mano il barone “… ho girato molte corti, tra l’Aragona Catalogna, la Francia e l’Inghilterra, ma mai ho veduto un simile splendore… potreste gareggiare in bellezza e sensualità con la mitica Elena o la leggendaria Medea…”
“Sperando che la nostra lady Melisendra non sia però causa di sciagure come lo furono le donne che avete citato, amico mio!” Scherzò Cimarow e tutti i presenti risero di gusto.
“Ma sono certo che tra noi non vi è un novello Paride, o un temerario Giasone pronto a commettere una pazzia per gli incantevoli occhi della nostra dama!” Replicò sarcastico de Saint-Roche, per poi lanciare un velato sguardo verso Gouf.
Il banchetto iniziò e subito con il vino e la carne cominciarono a scorrere i deliranti propositi di Cimarow e dei suoi tirapiedi.
Ad un tratto, un insofferente e silenzioso Gouf si alzò e chiese congedo dal suo signore e dai suoi ospiti.
Un attimo dopo uscì dalla sala e si allontanò.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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