Discussione: La Gioia dei Taddei
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Vecchio 06-06-2011, 01.24.05   #1109
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Guisgard ed il misterioso cavaliere si lanciarono l’uno contro l’altro senza nessun altra esitazione.
Subito l’acciaio delle loro armi cominciò a vibrare sotto i loro rapidi, decisi e poderosi colpi.
Il cavaliere mostrava una velocità ed un’eleganza non comuni nel portare i suoi attacchi ed evitare quelli del suo avversario.
Guisgard invece lanciava, o almeno tentava di farlo, attacchi diretti con lo scopo di colpire il quel formidabile rivale e renderlo così meno pericoloso.
Ma i due, nonostante gli stili diversi, combattevano superbamente, finendo così per annullarsi a vicenda.
“Cavaliere…” disse Guisgard “… mai ho conosciuto nessuno come voi… chi siete?”
“Mi assalite nella notte senza che fra noi vi siano conti in sospeso” replicò il misterioso avversario di Guisgard “e pretendete di conoscere il mio nome senza neanche avermi sconfitto, o ridotto alla vostra mercè! In guardia!” E lo assalì nuovamente.
Di nuovo ripresero a danzare nella lotta, mossi dal loro valore e dalla loro abilità.
“Vi chiedo di nuovo…” ansimando Guisgard “… chi siete? Io voglio conoscere il vostro nome… chi siete, in nome del Cielo!”
“Sono la morte che giunge per voi!” Rispose il cavaliere attaccandolo di nuovo.
Gli si lanciò contro con un poderoso fendente, ma Guisgard riuscì a bloccarlo e scuotendolo con vigore fece volare via la sua spada.
“Vi ritenete battuto?” Chiese.
Ma il misterioso cavaliere estrasse rapido un coltello e si lanciò su Guisgard.
Questi, dopo un attimo di stupore, riuscì a scansarsi per poi afferrare il suo avversario di fianco.
Il cavaliere tentò ugualmente di pugnalarlo, ma Guisgard stringendogli la mano armata e tenendo bloccata l’altra, riuscì ad indirizzare il pugnale contro il ventre del suo avversario che restò mortalmente ferito per sua stessa mano.
Il cavaliere allora si accasciò al suolo col respiro rotto.
Tentò di slacciarsi l’elmo per poter respirare meglio, senza però riuscirci.
Guisgard allora gli si avvicinò ed allentò la cinghia dell’elmo e lo sollevò, liberando il volto del suo straordinario avversario.
E nel vedere quel volto Guisgard restò profondamente turbato.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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