Solo ora ho visto questi vostri versi, milady…
Sono belli ma sfuggenti e lasciano addosso una vaga tristezza, intrisa del sapore di cose perdute…
Un foglio ingiallito non è poi tanto diverso da un ricordo sbiadito, da una visione appannata o da una sensazione sopita…
Può essere amore?
Io credo di no, se poi tende davvero a sbiadire, o a svanire…
E’ invece il vago rimpianto del tempo perduto, nel quale abbiamo racchiuso momenti passati e incapaci oggi di renderci felici.
Come uno scrigno, simile a quello di Porzia, dentro il quale custodiamo qualcosa di irreale che poi assume, col tempo, l’eterea forma dell’illusione.
Qualcuno una volta mi disse di non cercare mai il giaciglio di Amore nel passato, poiché egli è perfetto e nulla di ciò che dona può svanire o passare.
Cercalo oggi, inseguilo fino a domani e non voltarti mai indietro, o rischierai di non riconoscerlo quando l’avrai raggiunto, mi diceva.
Perdonatemi, milady, se mi sono abbandonato a queste riflessioni notturne…
Ma i vostri versi, impregnati di un’incantata e sfocata malinconia, mi sussurrano di luoghi, occhi ed echi lontani, di giorni ormai passati, trascorsi forse troppo in fretta e mai veramente posseduti fino in fondo…
Vi ringrazio di queste parole e delle sensazioni che hanno saputo suscitare.
I miei omaggi, milady