Ivan de Saint-Roche sorrise quasi beffardo alle parole sdegnate di Melisendra.
“Oh, milady, ma io so benissimo di non poter ambire a tanto…” disse “… anzi, sono convinto che una donna come voi sia difficile da domare, proprio come una cavalla di razza. Ma vedete, i baroni presenti me ne daranno conferma, noi tutti qui apparteniamo a lord Cimarow, l’uomo che presto disporrà di tutte queste terre e di coloro che le abitano… voi, come me, come gli altri baroni seduti a questa nobile tavola, persino come il nostro sir Gouf, siamo alla mercè di lord Cimarow… e chissà che egli non voglia, per una notte, mettere in palio la sua bellissima gemma, per il più abile e fortunato dei suoi devoti…”
Tutti allora si voltarono verso il signore del castello.
“Beh… niente sarebbe più romantico che vedere un duello per conquistare le grazie di una dama…” fece Cimarow “… non trovate anche voi, milady?” Rivolgendosi a Melisendra.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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