Izar fissava turbato Icarius.
“So tutto…” disse questi “… l’ho scoperto nel modo peggiore… ora che tutto sembra ormai segnato, deciso…”
“Calmatevi, milord…” fece Izar “… avanti, raccontatemi tutto…”
“Cosa volete che vi dica!” Esclamò l’Arciduca. “Voi sapete già tutto… e sicuramente molto meglio di me!” Respirò forte, quasi volesse esorcizzare l’insostenibile dolore che sembrava renderlo folle. “Che idiota… vivevo qui, in questo palazzo, camminavo in questi corridoi ogni giorno eppure non mi sono mai reso conto degli spettri che animano queste mura… e quella notte alla locanda del Borgo Vecchio… quello spaventoso lamento… ed io che ignoravo tutto, mettendo a rischio la mia vita e quella di Talia!”
“Mio signore, io…”
“Fate silenzio, Izar!” Lo interruppe Icarius. “Perché mi avete celato tutto? Io mi fidavo di voi!”
“L’ho fatto per proteggervi, milord!”
“Ah, si? E vi sembro salvo ora? E Talia? L’abbiamo salvata? No, lei non è qui… è stata condotta chissà dove… e ora questo palazzo, questa notte ed ogni cosa mi parla di lei… lei… oh, Dio… Dio mio...” sospirò “… io non posso stare senza di lei… aiutami… aiutami Tu, Dio mio…”
In quel momento si udirono delle grida e qualcuno entrò poi nella sala.
“Sei qui, maledetto!” Gridò Matthias verso Icarius. “Alla fine ci sei riuscito, vero? Sei riuscito a farle accadere qualcosa!”
“Guardie! Guardie!” Chiamò allarmato Izar.
Ma Matthias raggiunse Icarius e lo colpì con forza.
Un attimo dopo giunsero alcune guardie che subito bloccarono Matthias.
“Maledetto!” Urlò questi. “Se è accaduto qualcosa a Talia giuro che me la pagherai!”
“Portatelo via!” Ordinò Izar.
“No, lasciatelo…” mormorò Icarius, mentre si puliva il sangue che gli usciva dal labbro “… lasciatelo… che nessuno lo tocchi…” rise poi amaramente “… questo pugno che mi hai dato…” fissando Matthias “… è stata la risposta alle mie preghiere di poco fa…”
Si avviò allora verso la porta.
“Sono nella biblioteca…” disse ad Izar “… fatemi raggiungere là da Sayla, la ragazzina che è tornata con me dalla Pieve…”
“Milord, siete stremato ed avete bisogno di riposo, vi prego!” Lo chiamò il filosofo.
“Lasciatemi in pace ed eseguite quel che vi ho ordina!” Rispose Icarius per poi uscire dalla sala e dirigersi nella biblioteca.