"Sei come loro! Quanti ne hai uccisi solo per cercare inutilmente di alleviare la tua sofferenza? Quanti?" Gli gridai quando mi voltò le spalle. "Anche Uriel si merita questa vita? O lo grazierai con la tua spada?"
Lanciai un grido di rabbia e iniziai a lanciare tutto ciò che mi capitava sotto mano. Una volta messa a soqquadro la stanza e senza più forze, mi lasciai di nuovo cadere sul letto.
Ero a piedi nudi, discinta e scarmigliata. Pettinai i capelli con le dita e mi asciugai le lacrime.
Raccolsi da terra quella stoffa che poco prima Gouf mi aveva lanciato addosso per ferirmi e me la drappeggiai addosso alla maniera greca, come un chitone. La chiusi in vita con la mia cintura e diedi un ultimo sguardo a quel disastro.
Con un sospiro uscii di lì e mi avventurai nei corridoi oscuri.
L'alba era ormai prossima.
Mi trovavo nel corridoio che conduceva alla mia stanza, quando udii un rumore alle mie spalle.
__________________
Ama, ragazza, ama follemente... e se ti dicono che è peccato, ama il tuo peccato e sarai innocente.
|