La brughiera poi la foresta.
Melisendra attraversava quei luoghi mentre alle sue spalle finiva in cenere l’effimero sogno di Cimarow.
Giunse così su ciò che restava di un qualche villaggio.
Era stato distrutto e divorato dalle fiamme.
Corpi carbonizzati e straziati erano rivolti tra la polvere e la melma.
Forse non si erano arresi alle truppe di Gouf, o forse a quelle di Ivan de Saint-Roche.
La Luna rifletteva pallida ed immutabile, mentre in lontana sembravano salire verso il cielo sordi boati.
Forse erano i pilastri di quel mondo che cominciavano a cadere.
Poi, finalmente, un vasto accampamento.
Tantissime fiaccole ne illuminavano le tende.
Ad un tratto Melisendra sentì dei cavalli giungere da un sentiero laterale all’accampamento.
Portavano un pugno di uomini.
E tra essi vi era Ivan de Saint-Roche, che subito, riconosciuto dalle sentinelle, fu condotto in una delle innumerevoli tende di quell’accampamento.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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