Discussione: La Gioia dei Taddei
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Vecchio 14-06-2011, 20.36.06   #1305
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Cavaliere della tavola rotonda
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
La giornata era fresca ed un vento asciutto, gradevole e per niente forte, accarezzava le alte torri e le secolari mura della cittadella.
“Sei il solito racconta storie, Gavron!” Disse uno dei bambini del gruppo. “Tu non conosci nessun cavaliere!”
“Si, è un’altra delle sue fandonie!” Rincarò la dose un altro di loro. “Ricordate quando raccontava di un drago che abitava la campagna dietro casa sua?”
“Si, diceva che dormiva da secoli dentro il pozzo accanto a casa sua!”
E tutti risero forte.
“Vi dico che non è una bugia!” Esclamò Gavron. “Conosco davvero un cavaliere!”
“Si, sir Lancillotto del Lagno!” Ridendo uno dei bambini.
“Questa si che è buona!”
“Siete solo degli sciocchi…” mormorò Gavron.
“Andiamo, ragazzi!” Disse il capobanda. “E’ inutile star qui con questo perdente! Andiamo a giocare dietro il convento!”
Tutti andarono via, tranne l’unica bambina del gruppo.
“Neanche ti mi credi, Redanya?”
“Davvero conosci un cavaliere?” Chiese la piccola.
“Si, ti giuro che è vero.” Rispose Gavron.
“Allora ti credo…” sorridendo lei “… ha una spada?”
“Certo!” Esclamò Gavron. “Ed è molto bella!”
“E una dama?”
“Beh, questo non lo so…” mormorò Gavron “… ma perché mi fai questa domanda?”
“Perché ogni cavaliere vero ha sempre una dama, per essere suo devoto campione e salvarla da ogni pericolo.”
“Beh, posso chiederglielo quando lo rivedrò…”
“Mi porti con te quando lo rivedrai?” Domandò la piccola Redanya.
“Non so…” scuotendo il capo Gavron “… è un tipo solitario…”
“Ah…” sospirò delusa la bambina.
Gavron la fissò.
“Massì, ti porterò con me!”
“Dici davvero, Gavron?”
“Si!”
“Oh, grazie!”
“Andiamo a cercarlo!” Prendendola per mano lui.
“Si, andiamo!” Rispose felice lei.
E i due bambini andarono in cerca del loro cavaliere.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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