Guisgard fissò quell’albicocca e sorrise.
“Siete davvero un’incantatrice, milady? Beh, ad incantare, oltre al vostro aspetto, bastano benissimo le vostre parole…” disse Guisgard “… sembrate una filosofa… e mi chiedo se davvero, in fondo al vostro cuore, credete sul serio a ciò che avete detto…” chinò il capo e restò un attimo in silenzio, con fare pensieroso “… io un poeta? Eh, fosse vero, milady! Mia madre desiderava un destino simile per me… un poeta, o un pittore, o magari anche un musico… tutto, fuorché un cavaliere… ma poi mi chiedo, un poeta è davvero tanto diverso da un cavaliere? Entrambi sanno adoperare al meglio la propria arma, che sia una penna, o una spada ed entrambi sono capaci di affascinare i posteri con le loro opere, o le loro imprese. E poi…” sorridendo “… entrambi hanno il potere di conquistare la donna amata… ma per voi, come dite, gli artifici verbali non servono... forse per questo amate parlare tanto di duelli?” Cercando di svelare cosa nascondessero quei suoi bellissimi occhi verdi. “E sia, lady incantatrice… siete una Circe, una Medea o un’Armida? Chi è il vostro misterioso campione contro il quale volete farmi duellare? Un Ulisse, un Giasone o un Rinaldo?”
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
|