Risi di gusto. Non c'era che dire... a metà tra la lusinga e la sfacciataggine.
"Non potrei mai prendere in prestito tali altisonanti nomi... sono solo Melisendra." RIsposi, facendo spallucce.
"Quanto al duellante che ci manca... davvero vi misurereste con tali eroi? Non conoscete dunque la paura?" Lo presi in giro scherzosamente e decisi di stuzzicarlo.
"Forse dovreste essere meno imprudente, cavaliere, potrei essere davvero pericolosa come Circe, vendicativa come Medea o manipolatrice come Armida."
Scrutai il cielo per cogliere un soffio di vento o qualche segno. L'aria era immobile, mentre la luna splendeva.
"Non metto in dubbio che potrei cambiare le mie opinioni, in fondo ogni cosa muta, io non faccio eccezione, anzi... se non cambiassi mai idea penserei di vivere in modo sterile, senza assaporare le sfumature di questa vita."
Una ventata gelida mi investì. Mi insospettii e mi voltai a osservare gli alberi alle mie spalle.
"Non mi avete ancora detto cosa vi trattiene in questa città in guerra... avete cortesemente aggirato la domanda..." lo guardai di sottecchi.
__________________
Ama, ragazza, ama follemente... e se ti dicono che è peccato, ama il tuo peccato e sarai innocente.
|