“Dite che di cavalieri invincibili non ce ne sono? Eppure in questo posto tutto parla di straordinari eroi, perfetti campioni della Fede e superbi alfieri dei più alti valori cavallereschi.” Disse Guisgard. “Già, questo posto…” guardandosi intorno.
“Finirò con l’odiarlo!” Pensò.
“Sono qui perché, come ormai ben sapete, mi ritrovo senza una degna cavalcatura…” tornando a sorridere “… sono tempi difficili e cercano buone spade da arruolare, senza badare troppo agli stendardi, o alla reputazione di chi assoldano. Ma a voi ho già rivelato il mio segreto, circa il mio essere cinico spettatore di fatti ed eventi verso i quali sono del tutto indifferente.” E le strizzò l’occhio. “Ma non ditelo a nessuno, mi raccomando… qui a Capomazda i cavalieri devono essere senza macchia e senza peccato!” E rise di nuovo.
L’alba stava sorgendo e si udì il cambio della guardia presso il palazzo ducale, mentre nella caserma cominciavano a svegliarsi i primi cavalieri chiamati a rapporto dal capitano Monteguard.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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