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Vecchio 17-06-2011, 04.09.09   #3538
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
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Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Ho chiesto ad un menestrello di raccontarmi qualcosa stanotte ed egli mi dice:
"A volte basta poco per una storia... la notte, i sogni ed un fiore..."

Passeggiavo tra le silenziose strade di Camelot, avvolte dall’aria fresca della sera e dalla lieve foschia che, rendendo sbiadite e sfocate le sagome della città addormentata, sembra proiettarmi in uno di quei vecchi film…
Mi aggiravo tra le strette stradine e i bassi porticati e giocavo con la mia ombra sulla base a scarpa del barbacane che racchiudeva la strada principale, quella che porta al castello ed alla cattedrale.
Cercavo spunti ed idee per il nostro gdr, fissando il cielo che ospitava una magnifica Luna.
Ed ovviamente invocavo la Musa…
Mi appoggiai allora ad un rigoglioso salice le cui foglie, attraversate dalla Luna, apparivano come tante gocce di giada che il lieve vento della notte faceva vibrare e tintinnare…
Cercavo di immaginare avventure mozzafiato, romantiche e condite da oscuri misteri, mentre in quello scenario reso incantato dalla magica solitudine della notte prendeva vita un mondo fiabesco e meraviglioso…
“Cosa cerchi, cavaliere?” Mi chiese una bellissima zingara dai capelli nerissimi e gli occhi resi luminosi dall’alone lunare.
“Aspetto una vecchia amica…” risposi io “… amica di giochi e di sogni.”
“Perchè aspetti qui la tua amica, cavaliere?”
“Perché è qui che mi da sempre appuntamento” senza smettere di fissare il cielo “e poi nell’attesa osservo la Luna.”
“Vuoi che ti legga la mano, cavaliere?” Mi propose lei. “Così potrai sapere se ella verrà o meno.”
“Verrà, verrà…”
“E’ la tua amata?” Domandò lei visibilmente incuriosita.
“Oh, ella è amata ed amante. E’madre e sorella, moglie ed amica. Ella è regina ed ancella, dama e odalisca.”
“Allora avevo ben capito…” annuendo lei “… c’entra il cuore…”
“Il cuore c’entra sempre, mia bella magiara.”
“Se mi dai una moneta ti farò compagnia io stanotte…” con fare malizioso.
“Credi davvero che io abbia abbastanza per pagare ciò che mi offri?”
“Una moneta e sarò tutta per te stanotte, cavaliere…”
Sorrisi scuotendo il capo.
“Non mi trovi abbastanza bella?” Chiese lei con tono infantile. “Dai, lasciami restare con te… se torno a casa senza monete mio padre mi batterà a sangue…”
“Tornatene a casa.” Dissi io lanciandole una moneta. “E magari domani scriverò di te nel gdr… chissà…”
“Allora sono un pò la tua musa stanotte, cavaliere…” prendendo al volo la moneta e fissandomi divertita “… visto che ti ho dato uno spunto per scrivere…”
La guardai incuriosito e vagamente turbato.
“Come sai della musa?”
“Tieni, hai rifiutato il mio fiore ed io te ne offro un altro…” sussurrò porgendomi un bellissimo fiore “… questo è per quella tua moneta…”
La fissai sempre più meravigliato.
“Sfogliala, cavaliere…” aggiunse “… sfoglia ed essa ti risponderà… ma fai in fretta, hai tempo fino all’alba…” e corse via, svanendo nel buio della strada, senza più voltarsi a guardarmi.
Io naturalmente sono sir Guisgard di Camelot e quel fiore è la mia favolosa margherita.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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