Una spada? Caduta dal cielo?, mi domandai, massaggiandomi le tempie.
Presi un libro che descriveva l'uso officinale di certe erbe velenose e lo sfogliai un po' svogliatamente.
Il mio sguardo tornò sulla raffigurazione di quella spada.
Sembrava richiamare l'attenzione.
Chiusi il volume che avevo in mano e lo riposi al suo posto. Non avrei trovato nessuna soluzione ai miei problemi in una tisana calmante.
Mi avvicinai a quella credenza e provai ad aprirla.
Era chiusa.
Attesi che la servitù se ne fosse andata e riprovai ad aprirla. Estrassi dal borsello uno spillone per capelli e cercai di far scattare la serratura.
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Ama, ragazza, ama follemente... e se ti dicono che è peccato, ama il tuo peccato e sarai innocente.
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