Discussione: La Gioia dei Taddei
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Vecchio 20-06-2011, 05.21.34   #1421
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Le tre figure si avvicinarono fino a raggiungere Guisgard e Melisendra.
“Salute, amico.” Disse uno dei tre uomini a cavallo.
Erano vestiti con pelli e calzoni di cuoio fino alle ginocchia e calzavano sandali stretti con lacci lungo i polpacci.
“Sono giorni che camminiamo senza incontrare anima via.” Continuò l’uomo.
Guisgard annuì.
“Questo fuoco è proprio una benedizione…” aggiunse “… le notti nella brughiera sono così umide… possiamo farvi compagnia?”
Guisgard fece segno loro di sedersi.
Erano ben armati e sulle braccia avevano dei tatuaggi.
“Cos’ha la tua amica?” Indicando Melisendra.
“E’ malata…”
“Di cosa?”
“Peste…” mormorò Guisgard sempre tenendo il capo chino “… siamo diretti sul monte dell’Arcangelo a Capomazda… ma forse lei non ci arriverà mai…”
“Peste?” Ripeté l’uomo. “Eh, ma allora noi possiamo aiutarti.”
Guisgard lo fissò con la coda dell’occhio.
“Wako ha avuto la peste. Vero, Wako?”
“Si, quella che scoppiò ad Avignone…” rispose il compagno.
“Già, la gente diceva che era stato a causa dei papi…” ridacchiando l’uomo “… ma Wako è guarito. Si, lui è un buon Cristiano e Iddio l’ha risparmiato.”
I suoi due compari cominciarono a ridere.
“Avanti, Wako…” lo incitò l’uomo “… da un’occhiata a quella povera ragazza… a te il morbo non può far più male ormai.”
“Lasciamola in pace…” disse Guisgard “… non vuole mostrare il suo volto, consumato com’è ormai dalla malattia…”
“Ma noi vogliamo aiutarla…” sorridendo l’uomo “… avanti, Wako, da un’occhiata a quella sfortunata…”
Guisgard allora fece scivolare la mano sotto il mantello, lungo l’elsa della spada, fingendo con l’altra di accomodare il fuoco.
“Wako si avvicino a Melisendra, che teneva il capo ben celato dal cappuccio.
“Soffri molto, ragazza?” Chiese. “Ora darò un’occhiata, tranquilla… avanti, mostrami il tuo viso…”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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