Discussione: La Gioia dei Taddei
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Vecchio 20-06-2011, 05.28.44   #1422
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Morrigan recitò quella formula ed attese.
Ad un tratto il vento si fermò e le stelle, per un istante, quasi smisero di brillare nel firmamento.

La carrozza dopo quella folle corsa si fermò davanti al convento.
Tre uomini, coperti da lunghi mantelli, scesero e bussarono alla porta di quel santo luogo.
“Aprite, in nome di sua signoria lord Rauger!” Disse uno di loro.
“Cosa accade?” Domandò il novizio.
“Sappiamo che nascondete una donna con un bambino!” Gridò l’uomo. “Dovete consegnarcela, in nome dell’Arciduca e di sua grazia il vescovo!”
“Il convento ora è chiuso” rispose il novizio “e voi qui non potete entrare!”
“Aprite oppure noi…”
“Cosa?” Lo interruppe un’altra voce che affiancò quella del novizio. “Qui domina la legge di Dio, non quella degli uomini! Andate via!”
“Sono giunti qui per me…” in lacrime Rasyel, nascosta in una cella del convento “... è la fine...” stinse a sé il piccolo Guisgard e cominciò a pregare.
“Fatevi forza, milady…” mormorò il monaco che le stava accanto.
“Non ho altra scelta… mi consegnerò a loro... ma senza il bambino...”
Rasyel allora, come detto, si presentò sulla porta del convento, arrendendosi ai suoi inseguitori.
“Vogliamo solo il bambino, milady.” Disse uno dei tre che la braccava.
Ad un tratto si udirono dei cavalli.
“Fermi, cani!” Gridò uno dei cavalieri appena giunto.
“Sono sir Gemmyl ed i suoi uomini!” Fece uno dei tre, riconoscendo i nuovi arrivati. “Sono i compagni di lord Ardross!”
Scoppiò allora uno scontrò armato ed in breve i nuovi arrivati ebbero la meglio.
“Milady...” disse Gemmyl a Rasyel “... il ducato non è più un luogo sicuro per voi ed il bambino. Almeno fino a quando lord Ardross non avrà risolto tutto. Siamo qui per condurvi in luogo più sicuro...”
“Dove?” Chiese Rasyel. “Voglio vedere prima Ardross!”
“Non è possibile ora, milady...”
“Dove mi porterete?” Domandò spaventata. “Quando potrò vedere Ardross?”
“Non lo so, mia signora...”
“Questo è suo figlio!” Gridò mostrando il piccolo Guisgard che piangeva. “Non è diverso dal figlio che avuto da sua moglie!”
“Mia signora...” col capo chino Gemmyl “... proprio perché questo bambino rappresenta un pericolo per il futuro erede che hanno deciso di eliminarlo...”
“E’ suo figlio!” Piangendo Rasyel.
“Per lord Rauger è il piccolo Icarius il legittimo erede... e considera il vostro bambino solo un bastardo... ecco perché dovete venire con noi... presso il lago di Partya lord Ardross ha fatto costruire un palazzo di cui nessuno conosce l’ubicazione... lì sarete al sicuro...”
“Al sicuro...” sussurrò Rasyel stringendo il suo bambino “... in una prigione...”

Ad un tratto la visione svanì.
Morrigan avvertì un capogiro, per poi destarsi all’improvviso.
Samsagra sembrava arderecome non mai.
In quel momento Morrigan li vide.
Erano alcuni uomini armati che la circondavano.
Poi qualcuno si fece strada fra loro.
“Abbiamo interrotto un qualche tuo rituale?” Domandò un uomo col capo coperto da un cappuccio. “Hai forse invocato qualche spirito, amica mia? Beh, forse hai commesso un errore... perché per te, stanotte, è giunta solo madonna Morte…”
A quelle parole del misterioso uomo, tutti gli altri estrassero le spade.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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