Stranamente i ricordi più limpidi che ho dell'estate riguardano momenti di particolare quiete, circondati da periodi di grande confusione, sia subito prima che subito dopo. Non so spiegarmi il perché, ma certi momenti in apparenza per nulla speciali mi sono rimasti impressi quasi come se li avessi vissuti appena ieri, sebbene siano trascorsi in parte oltre dieci anni.
Per esempio mi ricordo in particolare al termine di un'intera giornata trascorsa al mare con amici, di sera ero rimasto a intrattenermi con una persona mentre gli altri erano già andati. La spiaggia era quasi deserta, l'acqua calma e il tramonto imminente, e rammento ogni istante di quel frangente così suggestivo, il silenzio dopo il frastuono, sento ancora ogni mio pensiero, ogni parola. Sebbene siano trascorsi quasi dieci anni, e io sia tornato diverse volte a trascorrere lì le vacanze, la nostalgia spesso mi riconduce ancora oggi esattamente a quell'istante poco prima del tramonto.
Oppure ricordo perfettamente certi momenti quando alle due del pomeriggio le strade del paese sono del tutto deserte, come se un virus avesse estinto l'intera popolazione.
Nella mia memoria vivono ancora allo status quo di allora persone conosciute anni fa, magari passeggiando la sera sul lungomare, le quali certamente hanno smarrito ogni ricordo di me, mentre al contrario i ricordi più "rumorosi" con gli amici sembrano quasi interscambiabili nella memoria, essendo tutto sommato abbastanza simili tra di loro.
Per quanto riguarda le partenze, le vacanze programmate in anticipo non hanno quasi mai portato a particolari sorprese, mentre quelle improvvisate, forse seguendo l'istinto di qualche amico/a, o talvolta il mio, sono quelle che hanno riservato le esperienze più imprevedibili. All'interno di queste, quasi come nell'occhio di un ciclone, serbo momenti di grande quiete, che sono i miei ricordi preferiti.
Pensare all'estate incombente per me ogni volta è come cercare di sfogliare un libro dalle pagine bianche. L'aspetto più interessante dell'estate è la sua imprevedibilità, e talvolta trascorriamo anni a mettere in ordine ciò che in estate abbiamo vissuto in maniera del tutto scardinata dalla ragione consueta della nostra vita.