Citazione:
Originalmente inviato da Morrigan
In primo luogo, trovo molto interessante la prima parte del vostro intervento... la parola, e il potere magico intrinseco alla parola stessa, all'atto dell'emissione vocale, della creazione del suono, come se tale suono potesse dare forma concreta alla nostra interiorità (penso all'ohm della meditazione orientale, ad esempio... ma gli esempi sono davvero innumerevoli!).
E' vero che molte forme di linguaggio si sono sviluppate, oltre che per comunicare con i propri simili, anche per entrare in contatto con qualcosa di immateriale
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Dite il vero, milady.
Basta ricordare le formule recitate a memoria per gli scambi commerciali in uso presso le più antiche civiltà del pianeta, dove insieme a garanzie di tipo economico erano abbinate anche vere e proprio maledizioni, per colpire chi mancava agli accordi presi.
Nel teatro greco antico poi la parola veniva unita alla musica e tutti sanno che le più antiche manifestazioni teatrali erano legate a riti e feste di tipo religioso.
Perchè appunto parole e musica erano ritenute fondamendali per invocare gli dei.
Mettere quindi per iscritto la “parola”, ossia imprigionarla e fissarla nel tempo, permetteva di poter disporre di un potere straordinario, evocabile ed utilizzabile in qualsiasi momento, senza il pericolo di contaminazioni ed alterazioni.