Poco fuori dall'accampamento mi aspettava Pandemonio.
Si era nascosto nei pressi della palude.
Appena lo vidi sembrò accorgersi del mio stato d'animo e accolsi con piacere le sue delicate spinte col muso contro la mia spalla. Lo accarezzai, come per rassicurarlo, mentre in realtà stavo cercando di rassicurare me stessa.
"Cosa faremo, amico mio?" lo guardai come se lui celasse una risposta in fondo ai suoi occhi vellutati.
Montai in sella e ci allontanammo nella palude.
L'atmosfera era sempre più inquietante. Perfino la nebbia era salita dal terreno, come per sottolineare le forze oscure che insidiavano quelle terre.
Lasciai che Pandemonio decidesse da solo il cammino tra i canneti.
Una volta fuori di lì si lanciò al trotto lungo la strada.
Mi era indifferente dove saremmo andati. Non avevo più un posto dove andare.
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Ama, ragazza, ama follemente... e se ti dicono che è peccato, ama il tuo peccato e sarai innocente.
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