Come la mia Signora (e mia Dea) ho trovato questo libro bellissimo.
Anche se alcuni passaggi sono un po' pesantucci, la lotta del protagonista per rimanere se stesso in un mondo di ignoranza, superstizione e puerili compromessi è avvincente. In un epoca di trasformazioni sociali, politiche e religiose, ma di gattopardiana stasi, è bello seguire la sua evoluzione, la sua mente troppo avanti per quei tempi e, francamente (non inorridite, vi prego!), io ho trovato avvincente anche il finale!
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Se a ciascun l'interno affanno si leggesse in fronte scritto, quanti mai, che invidia fanno, ci farebbero pietà! (Metastasio) 
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