Chinai lievemente il capo in segno di rispetto all'arrivo del filosofo.
Izar aveva il consueto aspetto austero e i suoi occhi corsero all'orizzonte. Mi incuriosì il suo autocontrollo.
"Siete molto gentile, Capitano..." gli sorrisi, accettando l'offerta.
Ripensai alla visione del mio signore, quando mi era apparso nella biblioteca... tanto mi avrebbe trovata comunque, ovunque mi nascondessi. Avrebbe trovato un modo per raggiungermi. Tanto valeva restare a palazzo.
Seguii Izar e abbandonammo il perimetro delle mura.
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Ama, ragazza, ama follemente... e se ti dicono che è peccato, ama il tuo peccato e sarai innocente.
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