Melisendra seguì il filosofo.
“Presto, una stanza per milady!” Disse ad un servitore appena furono nel palazzo. “Ora potrete riposare, milady…” rivolgendosi alla ragazza “… vi farà bene… ora perdonatemi, ma la mia presenza è attesa altrove… per qualsiasi cosa non esitate a chiamare i servitori.” E si congedò da lei.
Il servo accompagnò Melisendra nella sua stanza, lasciandola poi da sola.
Un attimo dopo uno strano tepore avvolse la ragazza.
“Mamma!” Sentì. “Mamma! Mamma!”
Quella voce sembrava giungere dal cortile.
E sembrava essere quella di Uriel.