L’oscura figura accennò un sorriso a quelle parole di Melisendra.
“Ho sempre ammirato il tuo coraggio, mia cara…” disse “… e ne hai davvero da vendere… nessuno dei grandi cavalieri di queste terre oserebbe rispondere così a chi può uccidere in qualsiasi momento la persona a loro più cara…” fece qualche passo verso di lei “… Capomazda è ormai condannata… nessuno potrà salvarla… nessuno.” I suoi occhi divennero bianchi e luminosi. “Vi è solo una remota possibilità per questo luogo… Parusia!” Disse quasi sussurrando. “Quella spada è forse l’arma più potente mai creata… solo l’Arciduca può impugnarla… ma quello stolto non potrà farlo… egli infatti è in cerca della sua sciocca moglie e non tornerà mai più a Capomazda… a quest’ora forse la Maledizione che flagella i Taddei lo starà già chiudendo nella sua infernale morsa… ma non posso correre rischi… se egli infatti riacquistasse la memoria prima di perdere la vita in quell’impresa, sono certo che lascerebbe perdere il suo fiore di Sygma per ritornare qui… e potrebbe avere la pessima idea di difendere Capomazda… no, Parusia deve cadere in mio possesso!” Esclamò con rabbia. “Ora! Essa è custodita nella Cappella della Vergine, in un’ara di pietra sull’altare. Io non posso prenderla, poiché quel luogo mi impedisce di adoperare i miei poteri… ma tu invece puoi… va nella cappella e portami quella spada… fallo ed io ti lascerò libera di vivere in pace con tuo figlio…”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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