Discussione: La Gioia dei Taddei
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Vecchio 23-06-2011, 04.03.30   #1496
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
“Si, voglio quella spada.” Disse. “E poi il mio piano sarà perfetto.” Sorrise. “Non voglio ingannarti… non ne avrei motivo… sono ad un passo dal realizzare la mia più grande impresa… un’impresa di distruzione, dolore, morte e lutto… dopo non avrò più bisogno di te… mi sei stata sempre fedele in passato e non reclamerò la tua vita…” esitò “… perché voglio distrutta Capomazda? Per vendetta!” Esclamò. “Perché mi è stato tolto qualcosa che nessuno potrà più ridarmi! Tutto mi hanno tolto i Teddei… tutto…” la fissò “… ti racconterò tutto… affinché tu possa fidarti di me e portarmi ciò che ti ho chiesto…”
Ad un tratto tutto sembrò mutare e poi fermarsi attorno a loro.
“Ero un giovane chierico e filosofo presso un nobile signore….” prese a raccontare “… le sue terre erano forse tra le più belle di questo mondo… immerse com’erano lungo scogliere modellate dalle secolari onde del mare, sotto un Sole che scaldava ed animava ogni cosa… fui precettore della sua giovane figlia… era bella, bellissima! Passavamo intere giornate insieme e più cresceva, più diventava bella! Fino a quando accese in me un innaturale desiderio… la volevo! Bramavo il suo corpo più di qualsiasi altra cosa al mondo! Organizzai io il suo matrimonio… un matrimonio di convenienza per suo padre… sapevo che ella non amava suo marito e ciò faceva si che restasse in qualche modo ancora mia… poi, un nefasto giorno, in confessione mi disse di essersi innamorata di un uomo… era uno dei Taddei… impazzii di rabbia e dolore! Giurai che se non fosse stata mia, non sarebbe stata di nessuno! Il loro amore finì tragicamente, ma io ero riuscito ad entrare nelle grazie dell’Arciduca di Capomazda e padre di colui che lei amava! E da allora ho cominciato a tessere i fili per la mia vendetta!” Rise di nuovo.
“Ora sai che puoi fidarti di me…” mormorò “… portami la spada… ora… e sarai libera.”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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