Messere, voi siete giunto nel regno della cavalleria, ma vi è poco di cavalleresco nei vostri modi.
Un cavaliere - e ancor più un eroe, credo - non ha bisogno di tutte queste parole per presentarsi: le sue azioni parlano per lui.
Che voi siate un narcisista, umorale, artista e dotato di genio non comune, non sarò certo io a metterlo in dubbio, soprattutto perché non sono nessuno.
Mi chiedo quale possa essere la ragione della vostra venuta qui.
Mi chiedo se, oltre a sapere scrivere chilometrici poemi, siate in grado di leggere il breve regolamento di questo reame. O un semplice commento che vi chiedeva di moderare il linguaggio per non turbare i minorenni che frequentano Camelot.
Forse Sir Guisgard che, per giovane età, ha il sangue prossimo alla temperatura di ebollizione ha usato un linguaggio aggressivo (comune a chi "si incendia facilmente, come succede ai cavalli di razza") per comunicare con voi, ma anche il sottoscritto, il cui sangue è prossimo allo zero Kelvin, non ha apprezzato tanta ostentazione, volgarità e presunzione.
E alla mia età, ve lo assicuro, a parlare non è l'invidia, ma solo l'irritazione verso chi tenta di disturbare la pace di questo reame per un volgare - questa è l'impressione - tornaconto personale.
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Se a ciascun l'interno affanno si leggesse in fronte scritto, quanti mai, che invidia fanno, ci farebbero pietà! (Metastasio) 
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