Discussione: La Gioia dei Taddei
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Vecchio 30-06-2011, 04.15.50   #1637
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Guisgard si voltò verso Melisendra.
“E’ una chiesa e saremo al sicuro qui dentro.” Disse. “E poi i vostri poteri non ci serviranno a nulla! Non hanno risolto niente fino ad ora! Io entro!”
Ma fece solo qualche passo, per poi arrestarsi sulla soglia della porta.
Si voltò di nuovo verso di lei.
I suoi occhi.
Erano smarriti, turbati, titubanti.
Per un attimo avevano perso quella fierezza, quel gelido ed orgoglioso contegno.
Quello sguardo mostrava paura e forse un velo di disperazione.
Forse, per la prima volta, Melisendra gli appariva indifesa ed impaurita.
“Va bene…” mormorò lui, tornando indietro “… va bene, faremo come volete…”
Guisgard allora cominciò a passeggiare avanti ed indietro, mentre i sinistri suoni di quella notte echeggiavano nell’aria, confondendosi con i lamenti che i fantasmi celati nei cuori dei due gridavano alle tenebre.
Ad un tratto qualcosa prese forma nel buio circostante.
Era il mendicante storpio e deforme che aveva preso la spada da Melisendra.
“Nobili e bei signori…” avvicinandosi ai due “… fate la carità ad un figlio della cattiva sorte...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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