Guisgard annuì.
Fece segno a Melisendra di seguirlo e raggiunsero una camera intrisa di fortissime essenze di gusto orientaleggiante.
Ad attenderli vi era una bellissima donna.
“Sembra dobbiamo dirci addio…” disse Rachel a Guisgard.
Spostò allora un pannello da una delle pareti e scoprì una sorta di piccolo vano, appena sufficiente per conservare una spada.
“Ecco…” porgendo la spada a Guisgard “… il mio compito è finito… fissò per un momento Melisendra.
Guisgard prese l’arma dei Taddei.
“Grazie, Rachel…” mormorò “… ti sono debitore…” e si avvicinò come per darle un bacio, ma la donna scostò il viso.
“Sai bene che questo mestiere richiede due semplici regole…” sussurrò lei “… mai un bacio…”
“Già…” sorridendo malinconico Guisgard “… e mai innamorarsi… spero di rivederti, un giorno…”
“Addio, Guisgard…” mormorò lei con voce ferma. “Ora andate via…” aggiunse fissando Melisendra, poi la spada ed infine di nuovo Melisendra.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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