Icarius prese la mano di Talia ed insieme scesero nel cortile prima e nelle scuderie poi.
Layla li seguiva qualche passo più indietro.
“Talia…” disse lui all’orecchio di lei “… possibile che tu non riesca a riconoscermi? Talia, guarda i miei occhi, tocca il mio volto, i miei capelli…” portando le mani di lei su di lui “… Talia, vita mia… le sere al Borgovecchio, al ballo in maschera! Ricordi il pane caldo e la frutta fresca? E i nostri vestiti per l’incoronazione? Non puoi non ricordare!”
Layla, infastidita dal comportamento di Icarius, fece qualche passo verso di loro.
Il Figlio del Vento allora riprese a camminare, conducendo Talia alle scuderie.
“La vedi?” Indicando un bellissimo cavallo. “E’ Matys! E tu sai cavalcarla come nessun altra! E’ incredibile, sai?” Fissandola con gli occhi lucidi. “Si è lasciata cavalcare da me fino a qua! Senza mai scalciare!”
Fissò di nuovo Talia.
Accarezzò i suoi capelli chiari come quando la Luna illumina i fiori di un verziere e sfiorò quel viso che, ai suoi occhi, rendeva anche la bellissima Layla una semplice dama di corte.
Ed in quel momento, allora, vinto dall’amore e dalla disperazione, la strinse a sé e la baciò con passione.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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