“Può darsi…” disse l’oscura e malvagia figura fissando Melisendra “… può darsi…”
Guisgard, intanto, era con gli altri per portare Gavron al loro signore.
“Dove si trova?” Chiese all’uomo che gli era a fianco.
“Dove l’abbiamo rinchiuso dopo averlo portato qui.”
Giunsero in una stanza semibuia, dove vi era una piccola figura che mangiava avidamente.
“Andiamo, forza!” Ordinò uno di quegli uomini.
Subito quella smise di magiare e uscendo dall’ombra si mostrò a loro.
Guisgard lo fissò con un impeto che gli scosse il cuore.
Era Gavron.
Appariva stanco ed affaticato.
Aveva le mani legate ed i vestiti sporchi e maleodoranti.
Poco dopo si presentarono all’oscuro signore.
Nel vedere la ragazza, Gavron sgranò gli occhi ed ebbe un sussulto.
Ma non disse nulla.
Forse era troppo stanco e fiaccato nello spirito per poter parlare.
“Bene, lasciateci soli.” Disse l’oscuro signore.
Melisendra restò così sola con Gavron ed il suo antico padrone.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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