Ormai stava tramontando e qualcuno accendeva le fiaccole agli angoli delle strade.
Mi persi nel reticolo di stradine e vicoli, stringendomi nel mantello e camminando con il volto celato. Intanto pensavo a Guisgard, alla spada e alle parole di quella donna orgogliosa.
Mi trovai finalmente davanti alla cappellina e palesai la mia presenza, schiarendomi rumorosamente la voce.
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Ama, ragazza, ama follemente... e se ti dicono che è peccato, ama il tuo peccato e sarai innocente.
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