Mi voltai verso quella voce e non mi sorpresi di vedere quel nano avvicinarsi a me. Ero abituata agli strani gusti del mio signore in fatto di servetti e faccendieri, dunque quella strana figura poteva essere solo uno di loro.
Feci scivolare il cappuccio sulle spalle e sorrisi al bizzarro omino. Indubbiamente non passava inosservato con quell'abbigliamento.
Sorrisi e gli chiesi: "E tu chi saresti?"
Guardai verso il passaggio e poi dissi: "Credo mi stiano aspettando, laggiù..."
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Ama, ragazza, ama follemente... e se ti dicono che è peccato, ama il tuo peccato e sarai innocente.
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