“Sei crucciata, amica mia? Non dovresti, hai tutto invece per essere felice!” Disse una voce a Melisendra. “Cosa ti preoccupa, dimmi? Deve essere davvero molto importante se sei tornata fin quaggiù!”
A parlare era la sua stessa immagine riflessa nello specchio.
“Sei in pena per tuo figlio?” Chiese l’immagine. “O forse per il Cavaliere del Gufo? Avanti, confidati pure con me… se non ti fidi del tuo stesso volto, di chi mai potresti?” E si abbandonò ad una risata compiaciuta. “Forse vuoi un pò dell’oro di Capomazda, quando la città sarà caduta? Per garantire un degno futuro a te e a tuo figlio? Su, confidati con me…”