"Non mi sorprende che io non ti dia mai retta, cara la mia coscienza..." la guardai con sufficienza. "Non sei molto sveglia."
Mi voltai verso il mio signore.
"Quel cavaliere mi è sfuggito una volta, poi mi ha sottratto Parusia quando ci trovavamo nella cappella e io era priva dei miei poteri, infine ha avuto ciò che meritava... ha tirato troppo la corda e quella si è spezzata."
Tornai a rivolgermi allo specchio.
"Di una cosa sono certa... Gouf non farà niente di male a mio figlio. Nonostante tutto... ancora mi domando per quale motivo non riesca a uccidere me... eppure ne ha avute molte di occasioni." Rimasi pensierosa. "Bè, meglio così... no, cara? Forse potrei portargli la spada, se il mio signore lo riterrà opportuno..." sorrisi.
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Ama, ragazza, ama follemente... e se ti dicono che è peccato, ama il tuo peccato e sarai innocente.
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