La donna fissò Dafne e si abbandonò ad una delirante risata.
E ad udirla Pasuan strinse con ancora più forza Dafne a sé.
“Chi sei, maledetta? Lasciaci andare!” Urlò il cavaliere.
La donna li fissò e spalancò la bocca, alitando un fumo denso sui due giovani amanti.
“Hubert sorride! Guarda, Pasuan, sorride!”
“Sono lieta che siate ritornati a casa...” disse la madre di Pasuan “... ora finalmente saremo una vera famiglia.”
“Ehi, il piccolo ha detto mamma! L’ha detto, ho sentito!”
“Questo luogo è magico, amore mio...” sussurrò Pasuan a Dafne “... ed è per questo che ti ho portata qui...” e le mostrò l’anello.
Un gran mal di testa ed un forte senso di nausea.
Così riprese i sensi Dafne.
Pian piano cominciò a recuperare lucidità e si guardò intorno.
Era in una piccola cella, chiusa da alcune robuste sbarre.
Alzò la testa e vide Pasuan.
Era come stordito, legato con le mani dietro la schiena ad un grosso palo.
Davanti a lui c’era un forno acceso, dentro il quale bruciava qualcosa.
E qualsiasi cosa fosse emanava un fetido da togliere il respiro.
Ad un tratto qualcosa si mosse fra le fiamme.
Qualcosa che era ancora vivo, mentre il fuoco lo consumava.
E nel fissarlo, finalmente, Dafne comprese la verità: nel forno c’era un essere umano.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
|