Naturalmente Guisgard dovette faticare non poco per far comprendere al vecchio Diacono di essere davvero lui.
Il suo aspetto, infatti, era quello del fedele e grottesco mendicante dell’oscuro signore, che di Guisgard non aveva nulla.
Alla fine, il cavaliere, riuscì a persuadere il vecchio della bontà delle sue parole e questo convinse del tutto il buon Diacono degli straordinari ed oscuri poteri di Melisendra.
“Dunque, senza questi panni” disse il vecchio “recuperereste all’istante il vostro aspetto, mio signore… incredibile… ecco perché dovete consegnare questa donna ai chierici.”
“Sta zitto, vecchio ed aiutami piuttosto a farle riprendere le forze.”
Diacono prese altri suoi intrugli e preparò una tisana con erbe rarissime.
E nel preparare questo nuovo rimedio si segnò tre volte alla maniera degli Ortodossi di Grecia.
“Ecco…” fece Guisgard “… le ho dato un pò di quest’essenza… spero riprenda presto conoscenza…”
Il cavaliere allora, per scaricare la tensione accumulata, cominciò a camminare nervosamente nella piccola stanza, fino a quando la sua attenzione cadde su un vecchio ritratto.
“Chi sono le persone ritratte qui?” Domandò al vecchio.
“La famiglia ducale di Capomazda.” Rispose Diacono. “Il ritratto risale alla vigilia dell’invasione di Sygma.”
”E’ molto vecchio, dunque…” mormorò Guisgard “… questo è lord Ardeliano, vero?”
“Si, mio signore.”
“Non chiamarmi così, vecchio…” voltandosi di scatto Guisgard “… questa donna accanto a lui immagino sia lady Gyaia…”
“No, solo una volta conquista Sygma lui incontrerà e sposerà la principessa di quelle terre.”
“Allora chi è questa bellissima ragazza bionda che sta accanto al futuro Arciduca?”
“Non conosco il suo nome…” rispose Diacono “…era una ragazza amata in gioventù da lord Ardeliano… poi la Ragion di Stato ebbe il sopravvento e lui sposò lady Gyaia per assicurare la pace tra Capomazda e Sygma.”
“E lei che fine fece?”
“Qualcuno dice che si chiuse in un convento, altri che suo padre la murò viva dopo essersi rifiutata di sposare un nobile cavaliere… altri ancora narrano che impazzì nell’attesa di veder ritornare il suo amato Ardeliano…”
Guisgard restò per alcuni istanti a fissare la bella ragazza del ritratto.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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