La luce della sala l'accoglie, fa alcuni passi dentro la sala, la porta cigolando si richiude dietro di lei. I capelli castano ramati sono lasciati sciolti sulle spalle, lunghi e ricci. Qualche fogliolina verde vi si è impigliata, segno evidente che ha passato del tempo del bosco, o almeno all'aria aperta.
Si guarda ancora intorno, lo sguardo curioso e vivo. Si avvicina a un tavolino un pò indisparte, scosta una seggiola, si siede.
Chiama l'oste con movimento della mano, quello da dietro il bancone si dirige verso lei <un boccale di vino> chiede, e si rimette a osservare la sala. I gomiti appoggiati sul legno del tavolo, un ricciolo di caplli le finisce sugli occhi
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